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PON Ricerca e Innovazione, ecco le opportunità per il Mezzogiorno

di Antonio Di Donato, Autorità di Gestione del PON Ricerca e Innovazione, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Accrescere la capacità di produrre ricerca e innovazione di qualità, per innescare uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo. È questo l’obiettivo principale che si pone il Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Innovazione 2014-2020 , rivolgendosi alle Regioni del Mezzogiorno  per favorirne il riposizionamento competitivo rispetto al panorama nazionale.
Strumento con il quale l’Italia contribuisce a realizzare gli obiettivi della politica di coesione dell’Unione europea a favore delle aree territoriali più svantaggiate, il PON Ricerca e Innovazione si sviluppa in coerenza con i programmi europei Horizon 2020 e Cosme e propone misure e azioni innovative connesse con le linee strategiche individuate nella Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) e le priorità tematiche delineate nel Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 (PNR).

Gestito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), il Programma ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.286 milioni di euro, di cui 926 milioni di euro di risorse comunitarie (Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e circa 360 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Il Programma interessa le Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna) e quelle in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Beneficiari sono le Università, gli Organismi di ricerca pubblici e privati, le Imprese, gli Enti Pubblici e le Amministrazioni pubbliche, centrali e locali.

Il PON Ricerca e Innovazione interviene sulle 12 aree di specializzazione definite dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI): Aerospazio, Agrifood, Blue Growth, Chimica verde, Design, creatività e made in Italy, Energia, Fabbrica intelligente, Mobilità sostenibile, Salute, Smart, Secure and Inclusive Communities, Tecnologie per il patrimonio culturale e Tecnologie per gli ambienti di vita.
Gli obiettivi cui punta il Programma sono:

– creare  opportunità di sviluppo territoriale e incentivare la formazione di veri e propri “laboratori di innovazione”, all’interno dei quali coltivare nuove conoscenze, talenti e  imprenditorialità innovativa;
– favorire lo sviluppo di nuove competenze professionali richieste dal mercato del lavoro grazie all’attivazione di interventi sul capitale umano tali da favorire la predisposizione di un’offerta di professionalità di adeguato profilo.

Investimenti in Capitale Umano e Progetti Tematici sono gli Assi portanti del Programma.
L’Asse I “Interventi in Capitale Umano” è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) con un importo complessivo di 283 milioni di euro e ha come obiettivo la valorizzazione delle risorse umane operanti nel mondo della ricerca.
L’Asse II “Progetti tematici” è cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) con un importo complessivo di 952 milioni di euro e ha il fine di potenziare le infrastrutture di ricerca, di sviluppare l’eccellenza per la ricerca e l’innovazione e di promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo.
Il terzo e ultimo Asse è quello dell’ Assistenza Tecnica che fornisce alle Autorità del Programma il supporto per la gestione, il controllo, la comunicazione e la valutazione ed è cofinanziato dal FESR, con un importo complessivo di 51 milioni di euro.

L’Asse I si articola in 3 azioni:

  • Dottorati di ricerca innovativi: l’azione è volta al rafforzamento dell’alta formazione e della specializzazione post laurea di livello dottorale in coerenza con i fabbisogni del sistema produttivo nazionale e con la SNSI. Nell’ambito di quest’azione sono stati attivati 3 avvisi per il finanziamento di borse di dottorato di durata triennale cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo per un valore complessivo di circa 80 milioni di euro.
  • Mobilità dei ricercatori (inclusa l’attrazione): l’azione vuole supportare la contrattualizzazione di giovani dottori di ricerca da indirizzare alla mobilità internazionale e di giovani ricercatori attualmente operanti fuori dalle Regioni obiettivo del PON, da indirizzare verso i territori in ritardo di sviluppo. Nell’ambito di questa azione è stato pubblicato un avviso per un importo complessivo di 110 milioni di euro.
  • Istruzione terziaria in ambiti coerenti con la SNSI e sua capacità di attrazione: l’azione sostiene i percorsi di istruzione terziaria di ricercatori e studenti (universitari e post-universitari) al fine di rafforzare le competenze dei destinatari agevolando la partecipazione a percorsi di alta formazione attraverso l’attivazione dello strumento finanziario Fondo di Fondi.

Anche l’Asse II è ripartito in 3 azioni:

  • Infrastrutture di ricerca: l’azione ha l’obiettivo di potenziare le infrastrutture di ricerca esistenti per l’implementazione di progetti che risultino rispondenti ad uno o più ambiti dello European Strategy Forum on Research Infrastructures e che risultino di notevole impatto sulle traiettorie della SNSI. Nell’ambito di questa azione è stato pubblicato un avviso che prevede la concessione di finanziamenti finalizzati al potenziamento delle infrastrutture di ricerca per un importo complessivo di 326 milioni di euro.
  • Cluster: l’azione sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attinenti alle 12 Aree di Specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 e coerenti con quelle previste dalla SNSI. Nell’ambito di questa azione il Programma ha pubblicato un avviso che assegna 497 milioni di euro al finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
  • Progetti di ricerca su tecnologie abilitanti (KETs): l’azione fornisce supporto a progetti di ricerca e innovazione sviluppati nelle 12 Aree di Specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 che privilegiano le tecnologie abilitanti (Key Enabling Technologies – KETs) attraverso l’attivazione dello strumento finanziario Fondo di Fondi che, per la prima volta in Italia, viene utilizzato a supporto dei progetti di ricerca e innovazione. L’azione fornisce, inoltre, supporto alla realizzazione di progetti di cooperazione internazionale in settori industriali altamente strategici (Iniziativa Electronics Components and Systems for European Leadership – ECSEL, nell’ambito della quale sono stati pubblicati 3 avvisi).

Con le iniziative messe in campo, il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 intende agevolare la creazione di opportunità di sviluppo per i territori delle Regioni interessate, nell’ottica di avviare iniziative volte a promuovere la collaborazione tra imprese e altri soggetti (università, enti di ricerca, ecc.) al fine di conseguire vantaggi reciproci dal punto di vista informativo, produttivo, commerciale e di prodotto che possano avere ricadute molto importanti dal punto di vista dei risultati.

L’appuntamento con il Pon Ricerca e Innovazione è il 15 novembre, nell’ambito del convegno “Investire in ricerca e capitale umano nel Mezzogiorno”

 

 

Foto di Louis Reed